Pensieri e Istantanee di Francesco Mancini

... dove un sogno è ancora libero

NEWS N.18 Con Paolo Cognetti e Nicola Magrin perché Amatrice é viva

La partecipazione al dramma di Amatrice e dintorni va dimostrato con la presenza a questi eventi e non solo con le parole.

Il Direttivo del Club 2000m Francesco Mancini e altri Appenninisti all'evento organizzato Sabato 10 Febbraio 2018 da " Montagne in Movimento " del CAI di Amatrice e dal CAI Regione Lazio affinché la tragedia del Terremoto di Amatrice non venga dimenticata.

La rassegna di eventi di cultura di montagna 2018 di oggi ha visto la presenza dello scrittore del famoso Libro " Le 8 Montagne " di Paolo Cognetti e dell'Artista Nicola Magrin.

“ Montagne in Movimento “ del CAI di Amatrice e del CAI Regione Lazio, la rassegna di eventi di cultura di montagna 2018, ha organizzato ad Amatrice una manifestazione molto importante Sabato 10 Febbraio alle  ore 16:00 presso la “ Area del Gusto “.

Lo scrittore Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017 con il  successo europeo “ Le otto Montagne “ edito da Einaudi, e l’artista Nicola Magrin, illustratore del recente libro di Folco Terzani “ Il cane, il lupo e Dio “ edito da Longanesi, hanno partecipato ad Amatrice ad un evento pubblico patrocinato dallo stesso Comune e dalla Biblioteca cittadina, con il sostegno di Montura.

E’stata una occasione unica per dialogare con i due giovani Autori che hanno dedicato una parte della loro vita all’elemento che noi tutti amiamo alla follia.

Tornati da un lungo viaggio a piedi nel Dolpo, nell’Himalaya meno conosciuto, hanno aperto il loro cuore ai circa 200 presenti che sono arrivati da tutto il centro Italia per non far mancare la solidarietà al territorio martoriato del terribile terremoto che ha spezzato questa comunità.

Amatrice era la “ Città “ di riferimento per tutte le Montagne dalla Laga ai Sibillini che sono state salite in tutti questi anni sia d’estate che d’inverno.

Amatrice era il punto di ritrovo di amicizie nate sui monti.

Ma noi non vogliamo che la burocrazia, le leggi, l’insipienza di quelle che dovrebbero essere le Istituzioni centrali e secondarie permettano che tutto questo finisca...come se nulla fosse esistito dei nostri sentimenti, dei nostri ricordi, delle nostre emozioni.

Loro faranno di tutto per rendere la vita impossibile in questi luoghi, non faranno strade di collegamento, non permetteranno il passaggio sulle strade esistenti (anche non danneggiate) per non prendersi responsabilità, ci prenderanno per sfinimento come hanno sempre fatto e sempre faranno.

Come ho già scritto in passato sono fondamentali manifestazioni come questa ed altre organizzate dal Gruppo Regionale del CAI del Lazio guidato dal Presidente Fabio Desideri e dalla Sezione del CAI di Amatrice, rinforzato da donne come Ines Millesimi, che ha condotto l’evento come sempre con la delicatezza e l’approfondimento necessario affinchè queste siano il volano per far sì che Amatrice non venga dimenticata.

La presenza delle centinaia di persone intervenute sia privatamente che in rappresentanza di varie Associazioni di montagna sono l’esempio dello spirito di fratellanza delle genti dei monti.

Anche io nel mio piccolo nella triplice veste di membro del Consiglio Direttivo del Club 2000m, di Socio del CAI di Monterotondo ma anche  e soprattutto come montanaro non potevo non far sentire la vicinanza di tutti gli Appenninisti agli amici del CAI di Amatrice.

Per questo motivo voglio ringraziare il caro Aldo Mancini, le sempre presenti Angelamaria Tresca e Filippa Fischione insieme alla Grandissima Appenninista Gemma Cerini giunte tutte da L’Aquila per l’occasione.

Con me da Roma anche il famoso alpinista Mauro Papacci, ma in realtà conosciuto da tutti come Trechiodi, con i suoi tanti aneddoti di una vita passata in montagna dal 1980 in poi e uno dei Suoi seguaci il grande Armando Graziani.

Ritengo fondamentale, quando possibile, partecipare a questi eventi che servono non soltanto a non far abbassare i riflettori sulla difficile realtà del territorio distrutto ma anche per cercare di aiutare a risollevare l’economia della zona con denaro contante che può essere speso in queste occasioni.

Anche solo andare al Bar, mangiare al Ristorante, comprare prodotti tipici locali aiuta la popolazione rimasta a combattere e resistere contro l’abbandono del territorio.

Per questo motivo sono  stato veramente felice di aver visto la sfilata di un gruppo di bambini e di carri per il Carnevale all’interno di quello che è rimasto del centro storico.

Questo significa che c’è ancora qualcuno che non si vuole arrendere.

Purtroppo sono ancor molti i “ Montanari “ che non capiscono che bisogna, almeno noi, aderire: basta organizzare l’ascesa in montagna la mattina presto e fino a dopo pranzo, come abbiamo fatto noi svegliandoci alle 4 di mattina e poi vivere il territorio.

Permettetemi da fare questa considerazione quasi come un rimprovero bonario: ma è fatto per far riflettere chi mi legge su questi aspetti che ritengo decisivi.

Paolo Cognetti e Nicola Magrin sono amici, entrambi nati a Milano nel 1978 e ora legati indissolubilmente dal libro “ le otto Montagne “ perchè come dice  Massimiliano Rossin  “  il premio Strega non lo ha vinto la copertina, ma il romanzo che ci sta dietro, però la copertina conta, altrimenti sarebbe difficile spiegare come mai le case editrici ci mettano tanto impegno a progettarle e sceglierle e rifarle: poi se Einaudi ha scelto il monzese Nicola Magrin per la copertina di “ Le otto montagne ” di Paolo Cognetti non è un caso perché  là in mezzo c’è un’identità montanara che i due coltivano sullo stesso cammino “.

Paolo Cognetti insiste nel vivere in una baita sperduta nella Valle d’Aosta, in alta montagna, anche se Venerdi 7 Luglio 2017 a Roma un giorno molto importante ha caratterizzato la Sua vita incoronandolo vincitore del premio più noto e longevo fra i premi letterari italiani.

«Questa vittoria la dedico proprio alla montagna che è un mondo abbandonato, dimenticato e distrutto. Io mi sono votato a cercare di raccontarla, a fare il portavoce. A cercare di fare il tramite tra la montagna e la pianura e la città».

Nel suo blog  http://paolocognetti.blogspot.it/  Paolo Cognetti si descrive in questo modo: “Ho scritto libri di racconti e libri su New York, la montagna, la scrittura.

Il 21, 22, 23 luglio 2018 mi trovate qui: http://www.ilrichiamodellaforesta.it/

Nel libro che ho veramente divorato si ritrovano descritti, come se fosse scritto da uno di noi, tutti gli elementi materiali e spirituali che ci emozionano nella nostra vita di montagna.

All’interno del romanzo ci sono delle frasi chiave che ti riportano nella immedesimazione assoluta del personaggio e di tutto quello che gli ruota intorno.

Molto mi sono ritrovato come Grandissimo Appenninista, avendo asceso TUTTE le Cime dell’Appennino fra i 2000m e i quasi 300m del Gran Sasso D’Italia dall’Appennino Tosco-Emiliano a quello Calabro-Lucano, nello studio e poi nel raggiungimento del Padre di Pietro di tutti i 3000m raggiunti.

Quando segna sulla cartina tutti i 3000 metri raggiunti dicendo “ FATTA “: proprio come ho fatto io con tutti i 2000m dell'Appennino !!!

Mi ha colpito il volto di Paolo Cognetti durante tutta la manifestazione dove, nonostante la sua disponibilità, mi è parso poco aperto al sorriso spontaneo come se la sua mente fosse sempre combattuta su un mondo diverso da quello che ancor oggi vive.

Nicola Magrin come ha scritto la bellissima Ines Milesimi lavora su “ opere che da anni percorrono sentieri montani e selvaggi e che non a caso è stato scelto per illustrare anche le copertine di Tiziano Terzani, Jack London,e altri importanti scrittori ".

" Nicola si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera e ha sempre dipinto.

La sua specialità è ispirarsi ai libri che più ama, Terzani, Primo Levi e altri ancora.

Realizza copertine di libri importanti servendosi dell’acquerello quasi monocromatico, diluito in una ciotola da carrozziere.

Nel 2008 è stato selezionato per un Artist in Residence di tre mesi a New York (U.S.A.) presso l’Harlem Studio Fellowship by Montrasio Arte.

Oggi vive e lavora a Monza, realizza importanti mostre personali e partecipa a collettive in Italia e all’estero, ma spesso scappa in montagna, in quota.

Collabora con Cognetti e l’Associazione " Gli Urogalli " all’organizzazione del Festival di Estoul “ il richiamo della foresta ”.

Nicola Magrin mi è sembrato un ragazzo più aperto caratterialmente rispetto a Paolo Cognetti e solo vedendo all’opera la Sua mano sinistra Ti rendi conto della incredibile capacità di poter realizzare in un batter d’occhio disegni che rendono perfettamente, nella loro essenzialità, quello che si vuole rappresentare.

I disegni di Nicola Ti fanno calare nel disegno come se fossi anche te al centro dello stesso.

Per seguirlo Vi invito sul Suo Blog: http://www.nicolamagrin.com/bio/

Nel corso dell’Evento non sono mancati gli interventi sempre concisi ma sentimentali del nuovo Presidente del CAI di Amatrice Franco Tanzi di cui mi onoro essere Suo particolare FAN (e lui sa perché) a cui spetta un compito non semplice.

Ma Franco Tanzi ha elogiato la bellissima squadra che lo circonda senza la quale non si può arrivare a vincere la difficile battaglia che stanno combattendo.

Battaglia che si può vincere anche con la realizzazione di opere fondamentali per il territorio come la  nuovissima cartina dei Monti della Laga che è stata presentata da uno dei curatori come Fortunato Demofonte del Direttivo del CAI di Amatrice.

La Nuova Carta comprende il territorio completo della Conca di Amatrice e delle montagne che la circondano.

Ben 55 sentieri, 18 itinerari escursionistici e 340 km mappati frutto di un lungo ed accurato lavoro di un Grande Gruppo.

Sul retro della Carta sono presenti, oltre alle informazioni e notizie su flora, fauna e geologia, anche le descrizioni complete di itinerari storici e dei sentieri.

Non poteva mancare l’intervento di Fabio Desideri Persidente del CAI Regione Lazio che ha illustrato il lavoro passato, presente e futuro per la realizzazione di un opera importante per il futuro di Amatrice come la “ Casa della Montagna “ da una idea del Past President del CAI di Amatrice Marco Salvetta che emozionato ci ha raccontato come è nata questa idea.

Chiudono la serata gli interventi di alcuni dei presenti come Aldo Mancini grande attivista del CAI di Monterotondo, quello del sottoscritto, quello accorato del Vice Presidente del CAI di Amatrice Catia Clementi, quello di un rappresentante del CAI di FERMO ma anche di altri presenti.

Saluto con piacere i vari amici che ho incontrato come il Past President del CAI di Antrodoco Eligio Boccacci con cui mi lega il mio primo Monte Vettore tanti anni fa insieme alla ASE Maria Teofili che più che una montanara sembra una modella.

Ciao al caro Alessandro Ferrante OSTAM del CAI di Roma.

 

Ricordo ai miei lettori che puoi aiutare concretamente la città di Amatrice per porre le basi per la ricostruzione ma soprattutto per la vità di comunità donando una cifra direttamente alla Sezione del CAI di Amatrice, attraverso un conto corrente bancario dedicato alla gestione straordinaria post-sisma.

CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di AMATRICE
Sede Sociale in Amatrice (RI) – Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto – 02012
Codice Fiscale: 90036980572

Conto Corrente presso

NUOVA BANCA ETRURIA – 02012 Amatrice (RI) IBAN:      IT 21 P 05390 73470 0000 000 91273                 BIC:  ARBAIT33047

 

Rifletto che nel Libro Paolo Cognetti così scrive: " Tutte le montagne in qualche modo si somigliano " le differenti sono quelle " che sono li a ricordarmi di me o di qualcuno a cui avevo voluto bene ".

Esatto Paolo….ecco perché io sono qui ad Amatrice….perchè Amatrice con le Sue montagne ha avuto su di me proprio questo effetto.

Grazie Nicola Magrin per avermi introdotto con il Tuo magico disegno di copertina nel mondo di Paolo Cognetti che mi ha fatto vivere e piangere dentro un racconto straordinario in cui tutti noi ci siamo ritrovati.

 

 

 

 

 

 

 

Letto 5184 volte

Galleria immagini

Devi effettuare il login per inviare commenti