Pensieri e Istantanee di Francesco Mancini

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Domenica, 21 Febbraio 2016 00:00

Quando si dedica una montagna: Pizzo di Sevo ghiacciato

21 Febbraio 2016 - CONTRO IL VENTO PER UNA CIMA DEDICATA A 4 AMICI CHE TORNANO E TORNERANNO SULLE NOSTRE AMATE MONTAGNE...PIZZO DI SEVO (Alt.2419m) dalla Strada per Macchie Piane (Alt.1445m) Percorsi 10 Km per Dislivello Salita 1100m : Contro un vento infernale raggiunta la Cima per dedicarla con un cartello che indicava, anche se non si vedono perchè coperti dalle mie mani che combattevano per non farlo strappare, 4 Cari Amici Augusto Catalani, Fabio Antifora, Luca Flamini e Katy D'Errico.


Il Pizzo di Sevo (2419 m s.l.m.) è una montagna appartenente ai Monti della Laga ed inserita nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Si trova sul confine tra il Lazio e l'Abruzzo.

La montagna è collocata lungo la linea di cresta che partendo dalla Macera della Morte (2.073 m), montagna posta tra Lazio, Abruzzo e Marche, prosegue verso Cima Lepri (2.445 m) per poi arrivare al Monte Gorzano (2.458 m).

La via normale di salita a Pizzo di Sevo (sentiero Cai con segnali bianco/rossi) si sviluppo lungo il Tracciolino di Annibale, percorso che la tradizione ritiene sia stato utilizzato dal condottiero cartaginese per raggiungere il versante adriatico dopo la battaglia del Lago Trasimeno.

Per una serie di motivi è passato un po di tempo rispetto all’ultima ascesa e quindi non vedo l’ora di risalire sopra le mie amate montagne. La mia testa è sempre rivolta alla completamento delle Cime dell’Appennino motivo per cui ritento la salita su MONTE DI MEZZO DEL SEVO annullata in corso d’opera durante il tragitto in autostrada causa meteo andando poi a salire in un’altra zona montuosa. Questa volta le previsioni del tempo erano perfette almeno in apparenza perché davano una giornata con tempo bellissimo. Decido quindi di fare una solitaria per riprovare a salire su questo MONTE DI MEZZO DEL SEVO che già mi ero sfuggito il 25 Aprile del 2015 a causa delle poche ore di luce rimaste e poi nell’Ottobre dello stesso anno a causa di una nebbia ma soprattutto per un vento in quota impossibile da reggere. Casualmente il giorno prima mi chiama Pietro NEGRI amico da una vita ma anche colui che mi iniziò ad andare per monti nel lontano  Agosto 1993. Voleva provare gli sci nuovi salendo dallo stesso punto da me previsto e peraltro vicino casa sua ad Amatrice. Lo raggiungo la mattina presto nella sua bellissima casa ristrutturata nella frazione di S.Angelo che si trova proprio alle pendici di MONTE DEL SEVO Cima che avrei dovuto comuque raggiungere per poi operare la deviazione verso MONTE DI MEZZO DEL SEVO. Sono molto contento in quanto non lo vedo da qualche mese e poi in compagnia era meglio per entrambi in quanto entrambi abbiamo un problema alle ginocchia da tempo che ci martoria per cui non si sa mai. Sempre casualmente troviamo altre persone che avevano intenzione di fare il nostro stesso percorso che peraltro erano il Presidente del CAI di AMATRICE con Vice Presidente Franco TANZI montanaro di vecchia data con cui mi prendo subito caratterialmente e che alla fine della giornata lascerà nella mio animo un bellissimo ricordo della sua persona per tanti motivi. Erano un piccolo gruppo composto anche da persone non esperte su neve che erano alla prima esperienza importante. Con le auto riusciamo a percorrere la strada per MACCHIE PIANE fino a quota 1250 metri poi causa neve alta ci fermiamo e da li proseguiamo a piedi con le ciaspole. E stata una piacevole compagnia tuttavia io e Pietro siamo più veloci e decidiamo di proseguire da soli appuntamentandoci con loro eventualmente sulla Croce. Proseguiamo quindi il cammino fino a quota 2200 metri senza problemi poi all’improvviso un forte vento inia a soffiare da Ovest che inizia anche a ghiacciare la neve motivo per cui monto i ramponi per sicurezza. Pietro sale su più veloce rispetto al sottoscritto per cui compio l’ascesa per più di un ora da solo affrontando la cresta ghiacciata nel punto più pericolo e ripido a quota 2300m dove la cresta guarda gli abissi della valle delle Cipollara. Qui devo prestare particolare attenzione non si può scivolare è pericoloso ma il punto è breve. Nel frattempo il vento inizia tirare veramente molto forte e capisco che purtroppo anche questa volta se svalicando la situazione diventa insostenibile dovrò rinunciare per la terza volta consecutiva a questa Cima che sta diventando impossibile da raggiungere. L’unico vantaggio è che la giornata è di una limpidezza incredibile e la visuale di tutta la catena dei Monti della Laga e del Gran Sasso oltre che del Lago di Campotosto mi lascia senza fiato. All’improvviso completamente in formazione di galaverna mi compare la grossa Croce di Pizzo di Sevo. In questa stato è di una bellezza incredibile ma quello che supponevo si è presentato. Arrivato in quota a 2419m il vento era talmente forte che non si riusciva stare in piedi. La cosa bella per farti capire la forza del vento era che potevi metterti contro vento e lasciare il tuo corpo questo si teneva in piedi da solo. Anche questa volta devo rinunciare ma già solo raggiungere Pizzo di Sevo in invernale è stato motivo di grande soddisfazione anche perché non lo avevo mai raggiunto con tutta questa neve. Nonostante il vento impossibile grazie a Pietro riesco a fare una foto particolare a cui tenvo molto. Avevo preparato un cartello per dedicare una Cima a miei 4 cai amici di montagna che in questi mesi dovranno stare lontano dalle nostre montagne Augusto CATALANI e Katy D’ERRICO a cui mi legano tante avventure insieme, Fabio ANTIFORA del CAI di Avezzano a cui mi lega la sua amicizia nell’organizzazione alla Serata Sociale del Club 2000m che ho organizzato a Novembre del 2014 a Rosciolo dei Marsi, e Luca FLAMINI una nuova amicizia del Club 2000m. Nel frattempo ci raggiugono il resto della spedizione di Amatrice e con loro quindi affronterò la discesa approfondendo quindi la loro conoscenza e affrontando anche tante tematiche legate alla montagna e anche al Club 2000m che loro non conoscevano. La sosta rifocillante questa volta è a casa del mio amico Pietro che nel giardino di casa apparecchia con birra patatine e salame con un caldo incredibile quasi primaverile che scalda i nostri corpi freddi dal vento preso in quota. Questa stagione invernale è strana a quota 2000m con un vento incredibile il freddo ti lascia senza fiato e poi scendi sotto vento a quota 1000m ed al sole puoi stare a Febbraio a maniche corte. Strano inverno questo del 2015/2016.

Letto 3321 volte Ultima modifica il Giovedì, 27 Aprile 2017 15:49
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