E’ una montagna singolare che cambia fisionomia secondo il luogo di osservazione soprattutto partendo dal nostro paese in quanto si vede solo nella parte finale del percorso.
Noi siamo saliti dal versante Sud-Ovest quello percorso dalla Ferrata Malfatti.
Fu scalato per la prima volta nel 1900.
Dal Passo di Fiocca arrivati alla base dello spigolo ovest si devia a destra seguendo ben evidenti tracce di sentiero che portano all’inizio della ferrata.
Dalla legenda sembra che il nome della montagna derivi dall’aspetto di animale accovacciato sulla sua ombra.
Questa zona si caratterizza da un verde boscoso molto più ampio rispetto ai recedenti forse perché ha meno cave che hanno distrutto l’ambiente.
Di certo alla fine di questi 4 giorni posso confermare che questo settore morfologico delle Apuane ha sentieri più aspri e complessi di quelli Appenninici.
Dal mio modesto punto di vista quello che nelle Apuane è un E corrisponde ad un EE del nostro Appennino e conseguentemente un EE diventa un EEA.
Anche in merito alla esposizione qui è molto più concreta e percettibile.
Ecco quindi che i tempi di percorrenza sono dilatati rispetto all'effettivo.
L'attenzione deve sempre essere massima in quanto si cammina quasi sempre su placche di roccia e le creste sono più strette.
Le sollecitazioni alle giunture sono estreme e continue senza mai un attimo di riposo per ore e ore.
Ma il viaggio su questi terreni è finito.
Torniamo stanchi ma ultra soddisfatti verso casa del Comandante Adriano Formichini che per giorni e giorni ci ha illustrato tutto quello che si poteva sapere sulle Apuane.
Un guida di altissimo livello che pochi hanno avuto la fortuna di avere in questi anni.
Adriano sente queste vette come se fosse a casa molto più dei nostri Appennini.
Forse perché solo queste zone possono dargli quelle difficoltà tecniche di cui lui si nutre oltre che quei dislivelli accumulati partendo dai paesi più in basso incastonati nelle valli più nascoste.
Aurelio Mo rappresenta il compagno ideale per la sua forza fisica e psicologica oltre che per l’esperienza escursionistica ed alpinistica maturata in questi anni ma anche per le doti caratteriali che si conciliano con la concretezza di Adriano.
Tornati a casa Adriano ci fa vivere i colori dei campi di lavanda che in questi giorni sono nella massima fioritura oltre che il momento intimistico di un’oasi di pace e armonia nel cuore dell’Italia che sembra un pezzetto di Tibet.
La visita all’istituto Lama Tzong Khapa, il più grande centro di buddismo tibetano in Europa che si trova a Pomaia, in provincia di Pisa da oltre 40 anni accoglie chi si vuole intraprendere un percorso spirituale o semplicemente trovare la pace.
TERZO TEMPO con trionfo di tagliata e dolce per festeggiare un viaggio sulle Apuane più alpinistiche che porterò per sempre nei miei ricordi di montagna più incredibili.
Ad Aurelio auguro tante ascese che unite a legami personali potranno donargli quella felicità che ha aspettato per tanti anni.
Per Adriano ci saranno altre spettacolari avventure che, al di là del suo aspetto razionale e severo da grande Ingegnere, arricchiranno il suo cuore pieno di valori legati soprattutto alla Famiglia.
GRAZIE ADRIANO E AURELIO !!!
ITINERARIO: Rifugio Adelmo Puliti 1000m, Case Giannelli, Rocchetti, Orioli, La Focetta 1100m, Malpasso 1425m, Fatonero, Foce Contapecore 1460m, Passo Fiocca 1554m, Ferrata Malfatti 1650m, Monte Sumbra 1764m, ritorno stessa via.