Pensieri e Istantanee di Francesco Mancini

... dove un sogno è ancora libero

Sabato, 11 Giugno 2016 00:00

Una grotta magica nel PNALM prima dello Jamiccio

11 Giugno 2016 - Grotta dello Schievo, un luogo magico nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo

 Questa ascesa nasce di ripiego rispetto alle intenzioni iniziali in quanto il progetto era quello di andare sulla Majella per salire sull’ultima cima che mi manca per completare le montagne dell’Appennino Centrale di Lazio-Abruzzo-Marche e Molise. Tuttavia questa stagione perennemente in bilico nonostante i cambiamenti di stagione che mai si verificano per quello che dovrebbero essere non mi garantiva tempo stabile. Quindi decidiamo con Mirko di ritornare nel Parco Nazionale d’Abruzzo per fare un giro interessante magari vedendo posti nuovi non raggiunti in precedenza.

Si aggregano con noi in auto il Suo Caro amico Carlo Baldinacci con la Sua compagna Emanuela Araco e poi a metà strada incontriamo il resto della compagnia rappresentato dal solito duo inseparabile Fabio Bertoldi e Gianpiero Tarquini con Fabrizio (per me nuova persona) e il nostro divulgatore scientifico Luciano Grassi.

Il viaggio è comunque sempre lungo per andare al Parco soprattutto per arrivare al Valico di Barrea punto di partenza dell’ascesa. Nell’organizzazione a tavolino della giornata di montagna avevo chiesto a Fabio il più bravo a livello informatico per la creazione di tracce di andare a vedere un luogo molto bello che avevo conosciuto tramite il mio amico Corrado Perinetti (uno dei più forti conoscitori del Parco anche perché lui ama la montagna del parco e si limita a conoscerla nel profondo) cioè la Grotta dello Schievo a quota 1500m caratterizzata dal fatto che al suo interno scorre l’acqua del rio Torto fiume della zona che in questa stagione scorre ancora un po impetuosamente.

Questa luogo comporta la salita verso le creste del Parco allungando notevolmente il percorso ma Vi posso assicurare che ne vale talmente la pena che anche la salita allo Jamiccio avvenuta più tardi può passare in secondo piano.

Non vi annoio con i dettagli dei percorsi di salita che avete già ricavato tuttavia, almeno per me, che ero già salito sullo Jamiccio e sulle altre montagne intorno già più volte questa giornata la ricorderò per il percorso di salita molto innovativo dello Jamiccio stesso.

La salita per la cresta Nord-Est avviene su bellissime rocce non difficili e molto belle da vedersi oltre che facili da salire perché molto prensili. E poi la discesa verso la cresta opposta fino ad arrivare alla sella che divide lo Jamiccio dal Petroso tanto da arrivare al cospetto della parete Nord del Petroso rimarrà per sempre nei miei occhi.

Nei consueti itinerari fatti da tutti solitamente e da pochi in questo modo merita sicuramente una citazione particolare.

Queste sono le due cose più importanti di questa giornata di montagna che nella sua diversità comunque rimane sempre bellissima. Da citare le foto di rito ma sempre diverse del lago di Barrea sia la mattina che la sera quasi al tramonto del Lago Di Barrea.

Non poteva mancare la sosta per la cena dal mio caro amico Candido Nannarone Lo Scoiattolo di Passo Godi sempre un piacere rivederlo per la sua cordialità e per il mangiare.

Letto 1630 volte Ultima modifica il Giovedì, 27 Aprile 2017 14:49
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