Il Lago di Pilato è uno specchio d'acqua situato sul monte Vettore, nel massiccio e nel Parco nazionale dei Monti Sibillini ad una quota di 1.941 m s.l.m., appartenente al comune di Montemonaco, provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche.
È conosciuto e spesso definito "il lago con gli occhiali" per la forma dei suoi invasi complementari e comunicanti nei periodi di maggiore presenza di acqua. Nel periodo intermedio i due specchi di acqua assomigliano a due orsi posti in posizioni diverse.
Il lago, situato nelle Marche a meno di un chilometro dal confine umbro, in prossimità dei comuni di Arquata del Tronto e Montegallo, è racchiuso in una stretta valle glaciale a nord della cima principale del massiccio. È l'unico lago naturale delle Marche (escludendo i laghi costieri) e uno dei pochissimi laghi glaciali di tipo alpino presenti sull'Appennino. Si è formato a causa dello sbarramento creato dai resti di una morena creatasi in epoca glaciale. L'ultimo modellamento della valle glaciale è del Pleistocene superiore (da 125.000 a 10.000 anni fa). Particolare e suggestiva la sua ubicazione tra pareti impervie e verticali immediatamente sotto la cima del Monte Vettore.
Le dimensioni del lago e la portata d'acqua dipendono principalmente dalla distribuzione delle precipitazioni: il lago è infatti alimentato, oltre che dalle piogge, soprattutto dallo scioglimento delle nevi, che ricoprono per buona parte dell'anno la superficie dello specchio d'acqua fino all'inizio dell'estate; alcuni nevai resistono nell'area fino ad agosto, nonostante la non elevatissima altitudine del monte Vettore. Il perimetro del lago è di circa 900 metri per una larghezza di 130 metri: la misurazione della profondità degli invasi, pari a circa 8-9 metri, fu rilevata nell'anno 1990, quando la zona restò completamente asciutta per una forte siccità. Il lago non ha immissari visibili, ma sul fondo sono presenti inghiottitoi che possono essere relazionati con le sorgenti del fiume Aso attraverso canali carsici sotterranei.
Il lago ospita un particolare endemismo, il Chirocefalo del Marchesoni: è un piccolo crostaceo di colore rosso che misura 9-12 millimetri e nuota col ventre rivolto verso l'alto. La zona presenta anche un insetto molto piccolo detto ditiscide, coleottero acquatico nero di origine boreo-alpina.
È severamente vietato bagnarsi nelle acque del lago. Bisogna mantenere una distanza di almeno 5 metri dal bordo per evitare di calpestare le uova del chirocefalo deposte a riva, tra le rocce in secca. Nonostante questi divieti e i controlli da parte degli Agenti del Corpo Forestale dello Stato non è raro imbattersi in gruppi di turisti che, incuranti o ignari delle restrizioni di legge, si immergono o si bagnano i piedi nelle acque o ne prelevano per dissetarsi.
Giunti in auto a Forca di Presta si individua immediatamente il punto di partenza del sentiero a sinistra venendo da Castelluccio, nord, si può seguire il sentiero con estrema facilità poichè ormai l'alto flusso di presenze lo ha ben "marcato a terra", passato Vettoretto e giunti a Rifugio Zilioli si può scegliere di proseguire per la cima di Vettore o di scendere al Lago di Pilato:
Continuando sul sentiero principale, nord-est, si giunge alla vetta di Vettore con relativa semplicità.
Per scendere al Lago di Pilato ci si deve lasciare il Rifugio Zilioli alle spalle e dirigersi a nord, il sentiero nel primo tratto potrebbe non essere ben visibile dopo alcuni metri si inizia a scendere all'interno del ferro di cavallo formato dalle creste di Vettore, si segue il sentiero obbligato sino a giungere al Lago di Pilato.
Lunghezza: Km. 12 Circa
Percorrenza: 6 Ore Circa
Dislivello massimo: 704 m
Difficolta: Media
Forca di PrestaForca di Presta: 1534 m. slm
Rifugio ZilioliRifugio Zilioli : 2240 m. slm
VettoreVettore: 2476 m. slm
Lago di Pilato: 1949 m. slm