Riserva Naturale dello Stato
Monte Rotondo
Fonte: Ufficio per la Biodiversità
Corpo forestale dello Stato
Regione: Abruzzo
Provincia: Pescara, L’Aquila
Comuni: Bussi, Castiglione a Casuria, Corfinio, Popoli, Tocco
la Riserva ricade in parte nei confini del Parco Nazionale della Majella e in parte nei confini del
Parco Nazionale del Gran Sasso-Laga;
Proprietà: Regionale mentre il Centro di Popoli è del Demanio dello Stato
Localizzazione geografica: tra Majella e Gran Sasso a cavallo delle Gole di Popoli
Altitudine: 230-1.731 m s.l.m.
Rilievi montuosi situati sulle ultime propaggini meridionali del Gran Sasso e le prime propaggini
del Morrone (massiccio della Majella). Essi sono di natura calcarea e divisi dalla profonda Gola di
Popoli scavata dal torrente Pescara che ha le sue sorgenti poco lontano.
Flora
La Riserva per le differenze di altitudine, per l’orientamento su diversi versanti e per la differente
giacitura dei suoli si presenta dal punto di vista vegetazionale molto varia. In basso e nelle
esposizioni meridionali distinguiamo una fascia tipicamente termofila Quercus ilex (Leccio) e
Quercus pubescens (Roverella) che raggiunge gli 850-900 m di quota, seguita gradualmente da una
fascia di bosco misto che lascia il posto al faggio (Fagus sylvatica) più in alto e nelle esposizioni
nord.
Nella zona chiamata “la Fossa” è presente un bosco di esemplari di grandi dimensioni di conifere
impiantate (abete bianco, abete rosso). Nell’area vi sono anche altri rimboschimenti di pino
d’Aleppo, pino marittimo, cedro, cipresso e cipresso arizonico.
Sopra l’abitato di Popoli al confine della Riserva è situata l’Azienda Pilota “Popoli-Monte Corvo”
sede del Centro educativo-ambientale del Corpo forestale dello Stato famoso per l’attività di tutela
del lupo italico.
Il Corpo forestale dello Stato lavora per la salvaguardia del lupo da circa un ventennio;
risale alla fine degli anni ’80 infatti l’avvio del Progetto Banca Genetica del Lupo realizzato nelle
strutture di Popoli, in stretta collaborazione con l’Università di Roma. Allora, la situazione della
specie era ancora fortemente a rischio, tanto da giustificare la creazione ed il mantenimento di un
gruppo di individui a garanzia della sua persistenza in caso di crolli drastici in natura. Nel tempo il
lupo è gradatamente uscito dalla stretta emergenza per ragioni di diverso ordine, tra cui: le mutate
politiche di gestione del territorio, una aumentata sensibilità ecologica e leggi a favore della sua
tutela. Di conseguenza sono cambiate le iniziative del Corpo forestale e gli obiettivi di lavoro,
comunque finalizzati alla conservazione della specie che, seppur uscita dalla emergenza, è ancora
minacciata. Recuperare animali feriti e, ove possibile, restituirli alla vita selvatica; gestire la colonia
in cattività in rete con le altre strutture presenti sul territorio italiano e grazie a questo garantirne il
mantenimento della necessaria variabilità genetica, collaborare nelle attività di ricerca finalizzate
all’approfondimento di tutti quegli aspetti poco noti a causa della elusività della specie, educare e
creare “cultura” nella convinzione che la conoscenza del lupo, oltre alle emozioni che ne derivano,
è di fatto uno dei modi migliori per contribuire alla sua conservazione: tutte queste sono oggi le
finalità di lavoro del Centro del Lupo del CFS di Popoli.
Servizi per i visitatori: Centro Visita, aree sosta e Pic-nic, recinti faunistici dove sono presenti lupi,
mufloni, cervi,caprioli, cinghiali e daini oltre che rapaci ospitati nelle voliere didattiche. In
particolare dal banco di regia e telecontrollo del centro-visita, collegato con un sistema di
telecamere nascoste nel bosco e nella tana, si possono osservare i lupi nel loro ambiente naturale.
Come raggiungere l’area: L’Azienda Pilota si raggiunge dall’autostrada A25 (Roma- Pescara)
uscita Bussi-Popoli (per chi proviene da Pescara) o uscita Sulmona-Pratola Peligna (per chi
proviene da Roma) e seguendo la SS. 5 Tiburtina Valeria fino al cartello che indica il “Centro del
Lupo”.