Il Monte Velino (2487 metri s.l.m.) è la cima più elevata della catena Velino-Sirente, terzo gruppo montuoso più elevato dell'Appennino continentale dopo Gran Sasso e Maiella.
È situato in Abruzzo a poca distanza dal confine con il Lazio, tra la conca del Fucino e le valli dei fiumi Aterno e Salto. È affiancato dalle montagne della Duchessa a nord-ovest e dal massiccio del monte Sirente a sud-est, da cui è separato dall'altopiano delle Rocche. Ricade all'interno del parco naturale regionale Sirente-Velino.
È una montagna brulla e sassosa, non solcata da strade, a cui è affiancato a sud-est il monte Cafornia di poco più basso (2424 metri s.l.m.).
Il monte Velino si caratterizza per la presenza di dirupi e brecciai ed un aspetto desolato e desertico, tuttavia presenta una flora ed una vegetazione di grande interesse naturalistico. I versanti sud e sud-ovest digradano in un ripido pendio fino al fondovalle marsicano, mentre il versante nord e nord-ovest presenta numerosi circhi glaciali e una maggiore asprezza geomorfologica.
È solcato a nord-ovest dalla valle di Teve che lo separa dalle montagne della Duchessa ai confini con il Lazio e a sud-est dalla valle Majelama che lo separa dal gruppo dei monti della Magnola. Ha un rifugio denominato "Capanna di Sèvice" situato a quota 2.119 metri appena sotto la vetta omonima.
Nelle sue zone più elevate si può trovare una flora da tundra alpina con silene aculee e viole magellense. Sulle quote più elevate sono presenti diverse varietà di ginepro. Non mancano uva ursina, dafne alpina, tasso barbasso e varie specie di genziana. La fauna è simile da quella degli altri monti dell'appennino centrale. Sono scomparsi i grandi mammiferi, mentre sono presenti il lupo appenninico e il cinghiale. Il corvo imperiale è stato reintrodotto nel 1995 dal Corpo Forestale dello Stato.
Partenza 1535m Arrivo 2487m Dislivello 1405m
Percorso Km 22 Diffcioltà_ EE
Descrizione itinerario
Destinazione Piani di Pezza, raggiungibili da Rocca di Mezzo percorrendo una strada prima asfaltata fino al Vado di Pezza e quindi una sterrata fino al termine dei Piani, dove, alla fine della sterrata, si lascia l’auto (Capo Pezza, 1.535m).
Da Capo Pezza si inizia un lungo percorso di alta quota sul sentiero n. 1, seguendo le indicazioni per Valle Cerchiata/Rifugio Sebastiani, attraverso un rado bosco di faggi.
Si sbuca fuori dal bosco in corrispondenza dello Iaccetto di Capo Pezza (1.798 m circa), avendo sulla sinistra il Colle delle Trincere (1.980 m).
Si piega ora decisamente verso sinistra lasciando le indicazioni per il Sebastiani e puntando direttamente al rilievo del Colle dell’Orso.
Si può scegliere se passare a sinistra o destra della fascia rocciosa del Colle stesso, .In ogni caso si raggiunge con breve strappo la Cima del Colle dell’Orso (2.175m).
A questo punto la vasta depressione di Capo di Teve e della valle dei Briganti vi separano dalla vetta.
Ci si sposta lungo la cresta verso Punta Trento e senza raggiungerla appena possibile si effettua una breve discesa verso Colle del Bicchero (2.070 m).
La cresta che attraverso il Colle ed il successivo Monte Bicchero in direzione sud consentono senza perdere troppa quota di accedere allo spartiacque tra Capo di Teve e valle del Bicchero, per poi risalire decisamente verso la cresta del Cafornia.
Un paio di strappi più ripidi fanno guadagnare la cresta nord est (2.340 m, targa indicatrice) e poco dopo la quota 2.405 da cui si domina l’anfiteatro glaciale che separa il Cafornia dal Velino.
Si percorre la cresta fra le due cime rimontando la spalla finale che in breve conduce in vetta del Monte Velino (2.486 m).
Stessa via al ritorno.