Pensieri e Istantanee di Francesco Mancini

... dove un sogno è ancora libero

Domenica, 07 Marzo 2010 00:00

Cimata di Macchia Triste


Nel cuore delle montagne della Duchessa passando per l'omonimo lago che è uno dei più importanti d'alta
quota dell'Appennino.
Il percorso si sviluppa all'interno della Foresta Demaniale delle Montagne della Duchessa, che fa parte della Riserva Naturale Orientata “Monte Velino”, istituita dallo Stato il 21/7/1987.
Proprio per questo esistono delle limitazioni in determinati periodi dell'anno; in particolare nel Vallone di
Teve l'accesso è vietato dal 15/2 al 15/5.
Il Vallone del Cieco e il Vallone di Fua sono sempre percorribili e l'andata e il ritorno lungo la stessa
via, sono sempre possibili.
Molto bello il piccolo abitato di Cartore, dove alcune delle case in pietra sono
state ben ristrutturate e sono affittabili.
Da un punto di vista geologico la gita è di grandissimo interesse perché il lago
della Duchessa, limpido specchio d'acqua situato a 1800 m circa, è privo di
immissario ed è alimentato dalle nevi e dalle acque meteoriche subendo
notevoli variazioni di livello. La natura carsica del lago è suggerita dalla sua
forma ad otto che fa pensare alla fusione di due doline vicine. Ma un'impronta
glaciale è rilevabile anche nelle rocce levigate che lo sbarrano a valle.
Il vallone di Teve, che invece si percorrerà al ritorno, si snoda fra alte pareti
rocciose ed è un classico esempio di valle glaciale poco modificata perché la
natura carsica del terreno ha fatto mancare un'intensa erosione fluviale.
Arrivando da Roma, e superando l'ultima galleria dopo il bivio di Tagliacozzo,
questo complesso e articolato mondo di valloni e circhi glaciali è solo intuibile
allorquando la prima visione che ci appare è lo stretto intaglio della valle di
Teve di fronte a noi.
Percorsi circa 15 Km per dislivello complessivo salita di circa 1200 metri
L'itinerario parte dall'abitato di Cartore (950 m), risale con forte pendenza la Val di Fua e prosegue nel Vallone del Cieco. Dalla testata del Vallone del Cieco (1670 m) si sale dolcemente fino al Lago della Duchessa (1788 m).
Da qui si percorre tutta la Valle Fredda per poi piegare verso est per raggiungere la vetta di Cimata di macchia Triste (2090). Il ritorno avviene lungo lo stesso percorso dell'andata.
La parte bassa della Val di Fua è occupata dall'orno-ostrieto (bosco misto a ornello, Fraxinus ornus, e carpino nero, Ostrya carpinifolia), che in questa zona include anche il tiglio (Tilia platyphyllos), l'acero opalo (Acer gr. opalus) e il carpino bianco (Carpinus betulus). Le rupi che sovrastano la parte bassa della valle ospitano alcuni nuclei di lecceta.
Risalendo la valle si entra nella faggeta, che poco prima degli stazzi delle Caparnie diviene sempre più rada lasciando spazio agli arbusteti a ginepro nano (Juniperus nana) e successivamente ai prati-pascoli.
Si raggiungono poi gli stazzi delle Caparnie, che sono circondati da vegetazione nitrofila, una vegetazione costituita da specie che vivono su suoli ricchi di nitrati quali sono quelli ove sostano le mandrie e le greggi.
Poco dopo gli stazzi delle Caparnie si entra nella conca glaciale al cui interno è situato il Lago della Duchessa . I versanti che circondano la conca sono coperti da brecciai colonizzati dalla graminacea Festuca dimorpha e da altre specie erbacee capaci di crescere su detriti mobili. La conca è invece occupata da prati-pascoli secondari.
Il tratto che va dal Lago della Duchessa al Murolungo attraversa la Valle Fredda, la cui vegetazione è formata da praterie mesofile sui pianori e pratelli a Festuca nigrescens e Trifolium thalii nelle vallette nivali. La vegetazione delle vallette nivali è caratterizzata da specie capaci di resistere a lunghi periodi d'innevamento (e quindi con una stagione vegetativa breve) e di vivere su terreno sempre fresco e umido. Sul crinale del Monte Murolungo si trovano alcuni frammenti di praterie primarie tipiche di ambienti di cresta.

Letto 1450 volte Ultima modifica il Martedì, 01 Novembre 2016 21:41
Devi effettuare il login per inviare commenti