Alla presenza di MARCO COMPAGNONE (154 CIME) compagno con Massimiliano di tante salite sui 2000 metri di tutto l’Appennino Italiano si conclude oggi il meraviglioso progetto di una delle Anime d’Appennino più serie che ho conosciuto in questi anni.
Nel Marzo del 2019 in occasione della serata organizzata da RRTREK dedicata al sottoscritto in rappresentanza del Club 2000m notai in prima fila Massimiliano molto attento ad ogni pensiero che mi auguravo di trasmettere ai presenti.
Quel giorno solo una foto insieme testimoniava il nostro incontro.
Nel corso dei mesi successivi traspariva un entusiasmo di questo Appenninista simbolo di vera appartenenza al sodalizio.
Le sue considerazioni precise, profonde e puntuali oltre che legalmente attinenti su vari dibattiti dimostravano sincera adesione ad un progetto che era entrato nel profondo del suo IO.
Grande sportivo oltre che biker Massimiliano trascina anche Marco Compagnone, addirittura amico dai tempi della scuola, verso l’albo che permette di aderire al diario comune delle montagne Appenniniche.
Vedere Massimiliano sulle cime con i figli e anche con la moglie per festeggiare le 100 sul Monte Cornacchia è gioia ai miei occhi.
Massimiliano si dimostra come un titolato Accompagnatore di Montagna perché ogni uscita viene studiata con un grande lavoro sia cartografico che informatico dove nulla gli sfugge.
La nostra prima uscita è del 9 Novembre 2019 per il grande anello del Morrone della Majella.
Nonostante le varie uscite successive in gruppo rimane per me indimenticabile quella del 13 Gennaio 2021 per un freddissimo anello pomeridiano-notturno, super innevato, del Monte Pellecchia quando ingiustificatamente ci impedivano l’esistenza fra lockdown territoriali e coprifuoco.
Quel tramonto rosso fuoco con tutte le luci di Roma sotto di noi mentre il vento ghiacciato sferzava i nostri volti tanto da non riuscire a parlare è una delle ascese più belle mai fatte.
Massimiliano ha sempre fatto sentire la sua presenza difendendomi sempre quando riteneva che gli attacchi che subivo erano ingiusti e supportandomi quando carpiva la mia silente sofferenza.
Mai avrei potuto immaginare che sarebbe stato addirittura presente ai funerali di mia Mamma.
Per tutti questi motivi non potevo assolutamente mancare in questa fondamentale giornata.
La prima volta che sono salito sul Monte Corvo è stato 24 anni addietro.
Questa vetta con i suoi 2624m è la quarta della catena del Gran Sasso d'Italia, posta nella parte settentrionale del massiccio, tra il pizzo d'Intermesoli a est, la dorsale più occidentale del Gran Sasso ad ovest e Campo Pericoli a sud.
Alle sue pendici si aprono profonde valli di origine glaciale come la valle del Chiarino e la valle del Venacquaro.
È solitaria, possente, isolata e con una lunga cresta, non facile da raggiungere e di conseguenza poco frequentata dagli escursionisti.
Tanto più la parte o Ovest che vede spiccare la quota altimetrica raggiunta in data odierna con una visuale unica del Lago di Campotosto.
Dopo i saluti iniziali al gestore del Rifugio Fioretti si parte verso le aguzze cime più basse che fanno da contrafforte al copioso ruscello che pian piano alla nostra destra ci conduce con il dolce suono dell’acqua fino alla sella proprio sotto Cima Venacquaro.
Il sentiero si fa sempre più roccioso e ripido fino a quota 2623m ma noi si prosegue verso la cima successiva dopo aver percorso tutta la cresta da una parte all’altra.
Un meteo “spaziale“, nella sua perfezione, aiuta i festeggiamenti che mi colpiscono per il fraterno abbraccio che vicendevolmente si donano Massimiliano e Marco al termine della salita.
Il ritorno è identico all’andata con un contrattempo che ci attarda ma che al contempo ci fa vivere un incredibile tramonto riflesso sul Lago di Campotosto mentre si scendeva nella parte finale della valle.
Con l’occasione voglio ringraziare la Trekker JESSICA MAGNANTE che il giorno successivo, con un messaggio privato, risolve quell’annosa problematica che aveva rallentato il nostro cammino.
Torniamo di notte da DOMENICO PICCO che ci aspetta al Rifugio Fioretti con vino e salame.
Si riparte per il lungo viaggio non prima del TERZO TEMPO storico a Pizzoli presso l’Osteria della Fraschetta dei Miracoli offerto completamente dal nuovissimo Grandissimo Appenninista.
I miei piccoli pensieri saranno solo un piccolo ricordo della nostra amicizia che va al di là della montagna.
Quando due persone sono unite da aspetti legati non solo dalla stessa età e dagli stessi studi universitari e post universitari ma anche e soprattutto da affinità culturali e sentimentali è difficile che qualcosa o qualcuno possa allontanarle.
GRAZIE ANCORA MASSI !!!
Grazie Marco !!!
ITINERARIO: Sterrata Masseria Cappelli della Valle del Chiarino 1300m, Rifugio Domenico Fioretti della Masseria Vaccareccia 1500m, Stazzo di Solagne 1700m, Sella di Monte Corvo 2305m, Monte Corvo 2625m, Cima Occidentale del Monte Corvo 2533m, ritorno stessa via.