Continua l’esplorazione delle mie Anime D’Appennino unita a quella delle cime dell’albo dei 1900 metri di tutto l’Appennino Italiano.
Con l’ascesa di oggi arrivo a quota 120 ma soprattutto aggiungo un’altra perla nella mia collana personale.
LINDA Marchigiana di Ancona scrive a Gennaio del 2022 nella certezza di poter trovare nella mia persona una guida ufficiale per determinati itinerari molto tecnici ma cerco di indirizzarla verso i canali più professionali con la possibilità eventualmente un giorno di poterci conoscere.
Il suo carattere lontano dai social non aiuta questa possibilità ma anche il Suo desiderio di vivere la montagna in solitudine.
L'attività commerciale che svolge inoltre non permette gli incontri conviviali in determinati giorni e orari allora interviene il destino.
Casualmente dopo 1 anno e mezzo la incontro da sola sui Sibillini per fare una foto sulla Cima del Monte Porche con il mio caro Fabio Notari.
Non solo mi riconosce ma si presenta come una persona diversa da quella che poteva sembrare nei precedenti dialoghi scritti.
I Suoi occhi intensi con il fisico asciutto di una grande sportiva nascondono una ragazza particolarmente riservata e modesta.
I Suoi pensieri sulla vita e della vita sono l’antitesi della modernità estrema che viviamo da qui la Sua volontà di tenersi in disparte.
Particolarmente rispettosa delle esigenze degli altri ha sempre preferito organizzarsi privatamente nonostante la lontananza di tante montagne dell’Appennino.
Ma questo non l’ha mai fermata perché la natura è spesso stato il suo riparo dalle ingiuste sofferenze che hanno caratterizzato la prima parte della Sua esistenza.
Per questo motivo già a 20 anni inizia la Sua avventura a volte eccessivamente competitiva da una compagnia troppo esigente.
Trova un equilibrio successivamente perché i suoi importanti valori le permettono di trovare una via di mezzo.
Ragazza coraggiosa non solo nel voler affrontare sempre da sola una scelta imprenditoriale ma anche un percorso di vita e di montagna lontano dal comune sentire.
Bisogna avere la chiave per aprire il Suo Cuore ma chi avrà la fortuna di trovarlo in amicizia e in amore capirà che non sempre l’apparenza equivale a verità.
Oltre 25 anni di montagna da Nord a Sud dell’Italia senza una meta o un progetto specifico se non il Suo appagamento esistenziale.
Le montagne del Morrone sono un gruppo montuoso dell'Abruzzo che sovrasta la città di Sulmona, racchiuso tra la Valle Peligna, il fiume Aterno e la Majella, dalla quale è separato dalla valle del torrente Orte.
Il nome Morrone deriva dal termine murrone col significato di roccia.
La prima volta che ho raggiunto la cima più alta è stato ad Ottobre del 2010 ma successivamente sono state altre le ascese su questo gruppo montuoso.
Mi mancava salire sui punti morfologici più alti che sono agli estremi.
Colle della Croce che permette un panorama unico sulla Valle Peligna e il Mileto che guarda invece la valle sotto alla Majella più alta.
Questo è il significato del collezionismo: esplorare punti trigonometrici sconosciuti e poco battuti.
Avendo 2 auto organizzo una traversata con un auto a Passo San Leonardo e l’altra a Roccacaramanico.
Sveglia quindi alle 4.30 e ritorno a Roma alle 23.30.
Perché la vera montagna si vive proprio in questo modo.
Come in una cartolina la pausa pranzo al Rifugio Capoposto come inevitabile una preghiera presso il cippo in ricordo di Diana e Tamara perché “nel fiore della loro gioventù una folle mano omicida venne a violare la pace di questo suolo immacolato “.
Un forte vento da Nord sulle creste nella prima parte della giornata si affievolisce nel corso del pomeriggio mentre percorriamo tutta la cresta che dalla sella del Monte Mileto arriva fino alla sconosciuta Cima di Costa Camanaro.
Passano le ore ed il viso di Linda si fa più bello e sereno per culminare nel rosso tramonto che termina proprio sulla cima del Monte Amaro.
Dopo il recupero dell’altra auto non resta che festeggiare il nostro incontro con il TERZO TEMPO da Massimo presso Majella in Tavola a Roccacaramanico.
Grazie Linda per avermi aperto il Tuo cuore con sorrisi che mi auguro in futuro potrai donare ad altri amici che spero potranno circondare un nuovo arco vitale bello come i cerbiatti che ci guardavano ai confini del bosco di Passo San Leonardo.
ITINERARIO: Roccacaramanico 1085m, Rava del Confine 1500m, Rifugio Iaccio della Madonna 1786m, Cima di Colle della Croce 1901m, Le Croci 1896m, Traverso sopra Vallone Coppo Rosso 1750m, Cima del Monte Morrone 2061m, Dorsale sopra Lago della Madonna 1800m, Cima Sulmona o Mucchia di Pacentro 2001m, Casale Capoposto 1755m, Lapide e Capanna di Diana e Tamara 1770m, Cima del Monte Mileto 1920m, Cima di Costa Camanaro 1737m, Bosco di Passo San Leonardo 1500m, Rifugio Celidonio a Passo San Leonardo 1280m.