SILVIA RESTANTE Guida Ambientale Escursionistica di Guarcino deve oramai considerarsi un punto di riferimento non solo per i Monti Ernici.
Dopo averla vista in azione non rimango meravigliato che qualcuno possa ritenerla in grado di entrare a far parte del Soccorso Alpino di zona.
I suoi magnifici e attraenti occhi celesti non devono trarre in inganno in quanto, sotto l’indubbio aspetto femminile, si nasconde una potenza di forza fisica e mentale.
Nessuno avrebbe immaginato che quella bambina paffutella, figlia di colui che un giorno sarebbe diventato il Sindaco, potesse arrivare a raggiungere tali livelli.
I monti di Campo Catino fanno parte del DNA di coloro che nascono a Guarcino così che già a 3 anni Silvia mette gli sci ai piedi.
Successivamente per tanti anni la ginnastica artistica prende il sopravvento ma nell’età dello sviluppo, l’attuale tosta fisicità, non permette uno sviluppo ulteriore di quella disciplina.
Per questo motivo si dedica solo allo studio raggiungendo anche la Laurea Triennale in lettere.
Quella che era la Silvia conosciuta fino ad allora arriva ad un bivio esistenziale che, molto lentamente, la direziona verso un’altra vita.
Un cambiamento non solo esteriore ma soprattutto interiore che trasforma completamente questa ragazza in una vera Amazzone.
Impossibile imbrigliarla in schemi prestabiliti.
Ma daltronde non poteva essere diversamente per colei che dall’etimologia del nome significa “ di natura selvatica “.
Ieri infatti come una vera guerriera alla partenza si mette la fascia in testa come un elmo che sostituirà a Campo Catino a ricordo dell'epoca giovanile in cui lavorava proprio alla base degli impianti.
Spesso in solitaria sulle montagne del cuore decide di affrontare questo mestiere grazie alla professionalità acquisita con il complesso Corso della Associazione Italiana Guide Ambientali ed Escursionistiche.
LUCA CULICELLI Architetto Alpinista per caso la scopre sotto a Pizzo Deta durante una bufera e quasi come un Padre, insieme a DAVIDE RORATO titolare dell’Agriturismo BB IL FAVOGOLOSO di ALATRI, ne fa nascere una stretta collaborazione di montagna e di amicizia.
Probabilmente l'apparente fermezza di Silvia è motivata da una drammatica perdita familiare avvenuta troppo presto in un paese con poco più di mille persone.
Chissà se a Guarcino hanno capito quante potenzialità potrebbe esprimere questa ragazza per il loro territorio nell’amore, nella volontà, nelle capacità e nell’intelligenza.
Dall’escursionismo all’alpinismo, dall’arrampicata allo scialpinismo senza tralasciare anche la MTB.
Vari 3000 e alcuni 4000 con un SELVAGGIO BLU fra le sue esperienze più importanti.
Da tempo avevo in mente l’itinerario effettuato di certo non potevo pensare di farlo direttamente da Guarcino.
Ma mai come in questo mese ero allenato visto che con oggi chiudo Marzo all'attivo di 142 Km per 7740 metri di dislivello salita accumulato.
Si parte dal centro del paese che, nella parte superiore, era una via crucis.
Si entra quindi nel cuore della valle sovrastante che si anima con le numerose cascatelle arrivando nel punto più bello rappresentato dalla Sorgente Caporelle.
Si continua fino al bottino del Fiume Cosa.
I primi nevai sono l’anticipo dei ramponi calzati per la notevole pendenza dentro la Valle dell’Agnello svalicando proprio nella sella fra la Cima del Monte La Monna e il Monte Fanfilli.
Molti non sanno che la valle prende il nome di Sant'Agnello ritiratosi per sette anni in una grotta proprio sopra il paese diventandone poi il Patrono.
Ci meravigliamo del poco vento ma presto finirà questa illusione tanto che sarà causa di rottura dei miei occhiali da sole.
Inizia quindi la cavalcata che accumulando salite e discese ci farà volare su tutte le cime fra i 1800 e i 1900 metri di quota caratteristica di questo settore morfologico.
Particolarmente tecnica la direttissima e il traverso da Nord per la Cima di Peschio delle Ciavole dove useremo addirittura la becca della piccozza.
Su queste creste scorrono i confini tra Lazio ed Abruzzo e si vivono panorami su gran parte dell’Appennino Centrale.
Da Pizzo Deta al Monte Viglio, fino alle vette dei Simbruini con l’Autore, il Tarino e il Cotento.
Da lontano i monti dell'intero Appennino Abruzzese con il Monte Velino, il Gran Sasso e la Majella.
Particolare la visuale del Lago di Canterno.
Si scende al buio con le frontali ad illuminare il cammino per un particolare TERZO TEMPO presso l’Agriturismo Il Favogoloso di Davide Rorato sulle colline di Alatri.
Una raffinata libagione allietata dalla presenza di Luca Culicelli consolida l’affetto che cementa i nostri rapporti.
Verso l’una di notte torno a Roma ripensando a questa meravigliosa giornata in cui mi sono passate davanti le immagini di tutta la vita di Silvia.
Ogni tanto cercavo di farLe capire che il sottoscritto ha 20 anni di più affinché potesse arrestare il suo furore agonistico.
Ma Silvia in questo momento non si placa, forse perché è stata troppo ferma nella sua prima vita o forse perché è alla ricerca di quei sentieri come una « Guerriera ardita, che succinta, e ristretta in fregio d’oro l’adusta mamma, ardente e furïosa tra mille e mille, ancor che donna e vergine, di qual sia cavalier non teme intoppo ».
VAI Silvia !!!
Sono sicuro che Tua Mamma sta guardando tutte le cime che scalerai certa nel raggiungere quell’equilibrio dono della felicità !!!
GRAZIE per avermi aperto il Tuo cuore !!!
ITINERARIO: Guarcino 650m, Sentiero 605, Caporelle 800m, Capo Cosa 1111m, Valle dell’Agnello 1500m, Cima del Monte La Monna 1952m, Sella 1888m, Cima del Monte Fanfilli 1952m, Passo del Diavolo 1903m, Jubero dell’Ortara 1840m, CIPPO 1860m, Cresta Sud-Ovest, Cima del Monte Ortara 1908m, Campovano 1875m, Cima del Monte Pozzotello 1996m, Sella del Pozzotello 1940m, Rifugio e Fonte del Pozzottello 1850m, Valico della Selvastrella 1866m, traverso della Cresta del Crepacuore 1900m, Cima del Monte Crepacuore 1997m, ritorno sulla lunga Cresta del Crepacuore 1905m, Valico di Selvastrella 1866m, Deviazione per Direttissima delle Ciavole 1900m, Cima del Peschio delle Ciavole 1959m, Sella fra Peschio delle Ciavole e Pozzottello 1900m, Sella del Pozzottello 1940m, Cima del Peschio delle Cornacchie 1983m, Cacciavento 1910m, Deviazione Cresta Vermicano, Cima del Monte Vermicano 1948m, Cresta opposta verso Rifugio CAI Calderari 1800m, attraversamento di tutto Campo Catino verso Nord per Vado Piano 1862m, Cresta Nord Agnello 1900m, Cima del Monte Agnello 1912m, Vado Piano 1862m, Punta della Valle, Sentiero 604 a scendere, Cantoniera 1479m, Colle Panunzio 1500m, Campo Roccette 1340m, Colle Morino 915m, Guarcino 650m.