Motivato inoltre per una richiesta fatta inaspettatamente da una mia particolare amica che è tornata dopo anni di mare.
Con oggi posso annoverare anche un Ufficiale della Guardia Costiera fra le mie “ Anime D’Appennino “.
Conosciuta quasi un anno addietro casualmente sui Monti del Matese mai avrei potuto pensare di ricevere la volontà di rivedersi per salire in montagna insieme.
Questo significa che avevo lasciato in questa ragazza dai grandi valori un segno della mia persona.
Ritengo che questi sono fra gli aspetti più importanti che questa passione Ti permette.
Per l’occasione il Tenente di Vascello Clara Carov viene accompagnata dal collega Massimiliano grande sportivo di Triathlon di Padova e dalla sorella Giada Caro più esperta sui monti che è l’unione della leggiadria alla forza.
Con la partecipazione straordinaria di MONICA MARZOLA che ci ha arricchito con la sua proverbiale simpatia oltre che con la speciale conoscenza di queste zone.
Studiamo insieme l’itinerario che ha previsto il raggiungimento di tutti gli aspetti naturalistici che questi luoghi offrono.
Dai torrenti alle grotte, dalle creste alle cime, dai boschi al tramonto finale previsto appositamente per far vivere a noi e a loro i momenti più significativi che una ascesa poi in notturna può permettere.
Si inizia attraversando il torrente Rio Galantina per ammirare le verdissime acque della cascata delle Pozze del Diavolo.
Si continua, dopo essere passati per una falesia, verso il Santuario rupestre di San Michele Arcangelo del IV secolo.
Questa grotta con affreschi ancora evidenti, in tempi precristiani era un antico luogo di culto dedicata ad una divinità locale pagana " Dea Vacuna ".
Nel corso dei secoli fu dedicata a San Michele da Papa Silvestro in seguito a una visione quando dimorava sul Monte Soratte.
Si torna indietro e si cercano i segni inesistenti per l’attacco del sentiero che ci porterà fino al Monte Pizzuto già raggiunto in passato altre 2 volte ma da versanti differenti.
Grandiosi i panorami su Roma, sulla Valle del Treja, sul Soratte e sulla piana di Rieti oltre che sulla Valle del Tevere e dell'Aniene.
Scendendo a Campo Perugino si risale fino al valico opposto per la cresta del Tancia che ritengo essere una di quelle più interessanti attraversate da parte a parte su tali quote.
Un indimenticabile tramonto con un freddo pungente non spaventa i nuovi amici che per la prima volta provano cosa significa scendere in notturna.
TERZO TEMPO presso il Bar di Poggio Catino festeggiando l’iniziazione di nuovi esploratori d’Appennino.
GRAZIE CLARA per la simpatia e la fiducia che mi hai riservato.
Sono certo che il Tuo bellissimo carattere nonostante l’importante ruolo che assolvi renderà felici tutti coloro che per mare e per monti avranno la fortuna di viverTi.
ITINERARIO: Osteria del Tancia di Monte San Giovanni in Sabina 800m, Pozze del Diavolo, Grotta di San Michele, Attacco Sentiero dui Valle Gemini, Monte Menicoccio 1204m, Punta Ferretti 1249m, Cima del Monte Pizzuto 1288m, Valle Gemini Alta 1050m, Valico 1100m, Cresta Nord 1150m, Cima del Monte Tancia 1290m, Croce del Monte Tancia 1260m, Cresta Sud, Osteria del Tancia.