27 Novembre 2021 – CON I 3 GRANDI APPENNINISTI DI PESCOSANSONESCO PER L’ANELLO WILD DI MONTE AQUILEIA – Percorsi Km 13 - Dislivello Complessivo Salita 800m -#doveunsognoèancoralibero www.EsplorandoX.it www.Club2000m.it – Glielo avevo promesso a MARIO DI GREGORIO, DOMINIQUE D’INTINO E PINO DI MEMMO (tutti e 3 oltre 200 Cime OVER 2000m raggiunte di tutto l’Appennino Italiano) che un giorno sarei venuto a scoprire questo piccolo e caratteristico Paese in Provincia di Pescara ai margini del Parco Nazionale del Gran Sasso. Con il ritorno della quasi Grandissima Appenninista SAMANTHA CAPRIO (255 Cime http://www.esplorandox.it/.../2278-volando-con-wonder...) e l’oramai fraterno amico FABIO NOTARI cerco la montagna più a Est rispetto alla situazione di instabilità meteo presente oramai da 1 mese nel Centro Italia. Con i venti forti previsti in quota bisogna scendere di altitudine per ricevere quanti meno schiaffi possibili. Quale occasione migliore se non salire su questo monte che nonostante una quota non elevata non ha niente da invidiare ad altri molto più alti. Ci sono addirittura passaggi di primo grado e punti anche esposti se si percorre la cresta integralmente. Per non parlare del sentiero nel bosco lato orientale che MARIO DI GREGORIO, guida d’eccezione per oggi, ci ha avvisato sarebbe stato molto selvaggio. I veri Appenninisti non si arrendono mai per cui non importa fare quasi 400 km in auto fra andata e ritorno: l’importante è continuare l’esplorazione dell’Appennino a qualsiasi quota. Confinante con il Parco Nazionale della Majella, quello che oggi chiamiamo Monte La Queglia, già da lontano in auto si erge con la sua imponente cresta frastagliata tra gli abitati di Pescosansonesco e Corvara. Solamente prima camminando e poi arrampicandosi sul crinale si scopre un panorama che si apre da una parte sulla catena del Gran Sasso (addirittura si riconosce il Castello di Rocca Calascio), Monte Roccatagliata, Monte Picca, Forca di Penne, Monte Cappucciata e più lontano le alture del Voltigno. Dalla parte opposta prima il Mare Adriatico da Pescara a Chieti e poi tutta la catena morfologica più alta della Majella fino al Monte Morrone. Si dice che il Monte abbia preso questo nome perché l’aguzza cresta assomigliava al becco di un’aquila. MARIO non si presta solo a fare da Guida (già Ex Direttore di Escursione del C.A.I. di Popoli) ma anche da cicerone dando anche un taglio storico, archeologico e geologico di questi territori. Infatti sono state ritrovate testimonianze dei Popoli italici addirittura 100 anni prima di Cristo. Ma oggi per me era più importante incontrare MARIO e DOMINIQUE. Il caso ha voluto che li rivedessi proprio oggi, giorno in cui si sarebbe dovuto svolgere la Riunione Annuale del Club 2000m, rimandata il secondo anno consecutivo per il terrore mediatico oramai imposto dall’alto. Questa speciale coppia montanara è entrata a far parte della mia vita a Maggio del 2017 in occasione del Raduno in Montagna per il Monte di Cambio. Da quel giorno ho seguito con sempre maggior affetto le meravigliose foto che PINO DI MEMMO ci ha donato delle loro scorribande per tutto l’Appennino Italiano. La bellezza ed il fascino di Dominique sono il miglior viatico per far comprendere quanto di speciale ci può donare questo elemento morfologico. E poi la fantasia di Dominique nell’ideare le pose e le frasi più particolari sotto lo sguardo attento e compiaciuto ma soprattutto complice nell’ironia dello scatto da parte del marito Mario è qualcosa che ho sempre ammirato. Sinonimo di grande intelligenza. Mario infatti colpisce per il suo aplomb, la sua signorilità ma anche la sua generosità. Confermata anche questa volta visto il TERZO TEMPO che ci ha riservato proprio nella sua accogliente dimora. Grazie Dominique per gli impegni che hai rimandato, per tutto quello che ci hai preparato con tanta dedizione ma soprattutto per l’emozione che ci hai regalato in un particolare momento. Grazie a Pino per tutto l’amore che mette nel fare le foto. Grazie ancora a Mario per averci fatto conoscere questi luoghi che lo hanno visto sognatore da piccino proprio sopra questo piccolo-grande monte già a 5 anni. Non vedo l’ora che questo oramai famoso TRIO di Pescosansonesco (insieme alla fortissima cagnolina ASIA) termini il Progetto del Club 2000m così da ritrovarsi di nuovo tutti insieme per festeggiare questa nostra grande passione che non è legata solo alla montagna ma ai sentimenti umani che ruotano intorno ad essa. Pescosansonesco (PE)560m, Cresta Sud-Est 650m, Monte D’Ortenzio 855m, Cima del Monte La Queglia 995m, Cresta Nord-Ovest 750m, Corvara 720m, Traverso Sentiero Di Gregorio 700m, Pescosansonesco Alto 800m, Pescosansonesco Basso 560m.