Pensieri e Istantanee di Francesco Mancini

... dove un sogno è ancora libero

Domenica, 31 Dicembre 2017 00:00

Capodanno con Angelamaria Tresca ed il Comandante Alfonso Paone sulle Montagne di Tornimparte: Cima del Monte La Piaggia

31 Dicembre 2017 - CAPODANNO CON Angelamaria Tresca E IL COMANDANTE Alfonso Paone SULLE MONTAGNE DI TORNIMPARTE: CIMA DEL MONTE LA PIAGGIA - Percorsi KM 15 per dislivello complessivo salita 880m - Pianelle di Tornimparte de L'Aquila 1000m, Strada di Ruella 1100m, Fosso Ruella 1250m, Casali di Ruella 1413m, Fonte dei Cobelli 1450m, Valle Ruella 1600m, Fonte dei Cobelli 1450m, Traverso Carditola 1550m, Cresta Costa Ventro 1600m, Cima del Monte La Piaggia 1637m, Cresta 1550m, Croce di Pizzole 1557m, Casali di Ruella 1413m, Fosso Ruella 1250m, Strada di Ruella 1100m, Tornimparte 1000m.

Per chi crede che gli Appenninisti vivono solo ed esclusivamente per raggiungere le Cime fra i 2000m e i quasi 3000m del Gran Sasso D’Italia questo articolo dimostra che ci possono anche essere ascese in montagna finalizzate solo ed esclusivamente al piacere di salire per vedere amici che non è facile incontrare.

La bellissima giornata di oggi sulle Montagne di Tornimparte era stata dedicata da molto tempo e organizzata appositamente per vivere i Monti insieme a 2 amici che vivono e lavorano proprio sotto di esse.

Come ha detto Alfonso Paone, già 18 anni fa io ero così, una grande appassionato di montagna ma anche e forse soprattutto appassionato delle persone che ruotano intorno a questa.

Lo dimostra il fatto che nonostante la nostra ultima salita insieme fosse datata 8 e 9 Maggio del 1999, con sosta notturna all’Albergo di Campo Imperatore, per una tentata traversata da Santo Stefano di Sessanio ai Prati di Tivo il sottoscritto non si era dimenticato di questo serio, esperto e atletico montanaro Aquilano che all’epoca aveva poco più di 35 anni.

In quella Traversata organizzata quando il CAI dell’Aquila era un vero CAI non dilaniato da dissidi interni si vivevano uscite e rapporti umani che sarebbero rimasti per sempre proprio come con Alfonso Paone.

Ognuno poi intraprese il cammino della propria vita ma io non mi ero dimenticato di Alfonso e riprendendo nel 2014 i contatti Lui mi promise che un giorno mi avrebbe riportato sulle sue montagne.

Forse lo spirito della Mamma di Alfonso ci ha fatto ritrovare visto che era originaria del mio stesso Paese, il tanto amato Marruci.

Prima di oggi ci rivedemmo nella Sua bellissima casa e mi donò un vino speciale ma soprattutto dei veri giganteschi tartufi di cui ancora ricordo l’autentico sapore.

Confrontandomi con Alfonso, diventato nel frattempo una importante figura della zona come Comandante del Corpo Forestale dello Stato alla Stazione di Tornimparte, ho riflettuto sul fatto che questo corpo ha perso quella identità che tutti idealmente conosciamo per colpa del sistema legislativo Italiano.

Queste figure storiche ora si devono occupare di  violazioni edilizie, ambientali, rifiuti, controlli al carcere, ordine pubblico, controllo ai cantieri della ricostruzione, e poi veicoli fuoriuso, vacche, cavalli, pecore, cani, morsi di cani, caccia, fucili e munizioni, udienze in procura quasi tutti i giorni: insomma una realtà completamente diversa rispetto a quello che molti comunemente pensano.

Alfonso è una persona molto riservata ma autentica e questa storia dimostra che quanto mai è vero il detto “ perdersi per poi ritrovarsi”Grazie Alfonso Paone !!!

Credo che oramai siano ben poche le persone di montagna che non conoscono Angelamaria Tresca sia per la bellezza delle Sue foto che per la passione che mette nelle Sue uscite sui monti.

Conosco inizialmente di vista Angelamaria da più di un decennio quando ogni tanto la incontravo nelle uscite del CAI de L’Aquila insieme al Poeta e Scultore Aquilano Filippo Crudele.

Poi grazie ad un altro caro amico comune, il nostro Vincenzo Maggiacomo degli Amici di Monte Ruazzo, nel 2014 il Club 2000m ci unisce nella condivisione della amicizia di montagna.

Accompagnata spesso dalla Sua inseparabile amica Flippa Fischione su “ Il mio Gran Sasso “ ci delizia con la Sua bellezza e simpatia immergendosi intimamente nel Cuore della Sua montagna.

Ha compiuto ascese Appenniniche anche molto impegnative oltre ad aver girato veramente per tutto l’Appennino da Nord a Sud oltre che sulle Dolomiti.

Il Suo sguardo vispo unito all’argento vivo che esprime in tutto quello che compie Le permette di vivere intensamente tutta la vita e le persone che ruotano intorno alla Sua vita.

Molto attinente la descrizione che recentemente Le ha riservato l’amico Antonio Marini: “ Per Lei nulla è impossibile......la neve è un elemento naturale, il suo regno; il suo vivere giornaliero; il suo mondo e la sua passione “.

Lo posso confermare dopo aver visto tutte le cartine, i libri, le monografie, i Film che arricchiscono la Sua abitazione.

Una delle foto più belle che ha scattato Angelamaria la troverete allegata perché unica nella sua peculiarità.

Questa foto la chiamerei così: Quando il Mare si trova in Montagna...il tutto nei pressi di Pizzo Cefalone del Gran Sasso D'Italia.

Come tutte le persone piene di entusiasmo sono certo che i benpensanti troveranno il suo modo di essere come voglia di protagonismo, ovviamente non è così, e basterebbe parlare di montagna con Angelamaria Tresca per capire quanto è forte questa passione oltre che le sue specifiche conoscenze.

Di certo Cara Angelamaria IO non dimenticherò mai più l’incredibile gesto che mi hai dedicato il 2 Luglio del 2016 per festeggiare anche da lontano i miei 50 anni.

Trovare una dedica come quella che hai realizzato solo per me arrampicandoti sopra il Cuore del Lago di Scanno che solo la Tua inventiva e affetto poteva creare è stato uno dei regali più belli della mia vita.

Dopo tutto quello che ho scritto il nostro percorso è di secondo piano per cui mi limito a descrivere che dall'Autostrada A24 uscita Tornimparte proseguire a SX verso Tornimparte.

Poco prima di arrivare a Tornimparte, subito dopo una stretta curva a S, prendere la strada a SX in direzione Castiglione di Tornimparte.

Proseguire per pochi chilometri, fino ad incontrare sulla SX una carrareccia con un cartello che indica Ruella.

Lasciata la macchina si prosegue lungo la strada che prima taglia il costone sotto Monte Pizzole, e poi per tornanti risale la stretta gola del Fosso Ruella.

Usciti dalla gola ci si affaccia su ampi pianori a Ovest del Monte Ruella.

Sempre seguendo il tracciato della strada  si sale verso dei casali.

Sorpassati i casali, passando di fianco ad un fontanile, si prosegue verso Sud per l'ampia Valle del Fosso Ruella.

La valle, inizialmente larga, via via si stringe, ed in alcuni punti bisogna passare nel bosco.

Non vi e' via obbligata ma conviene tenersi dapprima sul lato DX (SX orografica) per poi, in corrispondenza di un'ampia radura, a circa 1600m, traversare nel bosco per passare sull'altro lato (DX orografico).

Al termine del bosco la valle piega leggermente verso SE, per poi uscire in un ampio vallone da cui si vede il Rifugio Ferrarecce.

Noi a causa della neve troppo alta abbiamo preferito cambiare itinerario per tornare indietro e raggiungere prima la Cima del Monte La Piaggia con la sua bellissima cresta e il suo insuperabile panorama su tutta la valle di Torninmparte e poi la Croce che si erge sopra di essa e che di notte si vede distintamente anche dall’autostrada.

Da citare il fatto che la tristemente famosa “ Strada di Ruella “ che tante appassionate proteste e motivate contestazioni ha suscitato da parte di tutte le associazioni protezionistiche (lunga circa 2 km e mezzo) ha provocato la distruzione di una antichissima e pittoresca mulattiera che la costeggiava, esistente già in età Romana, e che secondo la leggenda abbia visto anche il passaggio di Annibale.

Indimenticabile lo scherzo inaspettato compiuto dal Grandissimo Appenninista Giuseppe D'Annunzio e dal Grande Appenninista Francesco Laurenzi.

La sera al ritorno dall'ascesa ho trovato sul parabrezza della mia auto un foglio.

Condizionato nella mia esistenza quotidiana vissuta purtroppo in una città impossibile da vivere come Roma ho pensato immediatamente ad una multa.

Invece era un divertente e affettuoso saluto di Buon Anno da parte di 2 Cari Amici che mi volevano fare una doppia sorpresa esempio che il Club 2000m fa dell'amicizia il suo cardine portante.

Non mi rimane che salutare i compagni di questa lunga giornata con un Terzo Tempo in cui Angelamaria ha aperto appositamente per Noi lo Champagne “ Ferrari “.

Grazie Comandante Alfonso e Guerriera Angelamaria…W la Montagna !!!

Letto 2406 volte Ultima modifica il Venerdì, 05 Gennaio 2018 16:59

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