Pensieri e Istantanee di Francesco Mancini

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Domenica, 08 Gennaio 2017 00:00

Solitaria su IL PAGO: una montagna minore poco conosciuta sui Monti dell'Alta Valle dell'Aterno

8 Gennaio 2017 - CON LE MONTAGNE DELLA MIA INFANZIA PER UN GRANDE ANELLO SUL MONTE IL PAGO DELL'ALTA VALLE DELL'ATERNO - Percorsi Km 16.5 per dislivello salita di 780m - Fontanone Marruci di Pizzoli 815m, S.Antonio 880m, Vallone delle Cese 1000m, Costa delle Cese 1156m, Cantoniera S.S.80 1260m, Direttissima La Serra 1472m, Cima de Il Pago 1521m, Cresta della Serra, Acquedotto di Pizzoli 1350m, Valico delle Capannelle 1300m, S.S.80 Bivio La Palombara 1100m, Fosso della Pacina 1000m, Colle 900m, Fontanone 815m.

Ci sono montagne che, anche se non altissime, presentano degli aspetti importanti soprattutto paesaggisticamente come la montagna che molti non sanno si chiami IL PAGO.

Una piccola catena montuosa importante che divide la Valle dell’Aterno dagli Altipiani di Ajelli.

Dall’alto della montagna in oggetto si vedono chiaramente 2 Valli: la grande Valle dell’Aterno più bassa fra i 600m/800m di altitudine e l’altra detta “ gli Altipiani di Ajelli “  più alta intorno ai  1200m/1300m, Il Pago ed il contiguo Monte Marine entrambi  si trovano intorno all’altitudine di circa 1500m.

Una delle loro caratteristiche, come molte montagne Appenniniche minori,  è quella di avere un versante più scosceso ed uno molto più morbido dalla parte opposta.

E’ proprio questo il caso de IL PAGO che si erge sopra l’abitato del Paese di Marruci di Pizzoli tanto da essere chiamato dai vecchi del Paese “ ER CUCURUZZO “

Dal Paese il dislivello rispetto alla Cima non è poco in quanto siamo intorno ai 700/800 metri che si superano in 2 modi.

Il primo prendendo la cresta della Montagna direttamente dall’abitato del Paese, ma non semplice da trovare, a causa di una vegetazione fitta e soprattutto di una bella pineta che Ti fa perdere subito l’orientamento se decidi di penetrarVi senza esperienza e senza opportuni strumenti di valutazione.

Il secondo molto più sicuro e  bello, perché comunque rimani sempre all’aperto, ammirando quindi il paesaggio circostante e non attufato dentro la fitta pineta, arrivando sulla Cima di questa montagna operando con un doppio percorso.

Dapprima prendi il sentiero che dal Paese, passando per la bellissima chiesetta a Monte di S.Antonio, e poi per l’Acquedotto, rimanendo sempre in quota percorrendo  il Vallone delle Cese e poi sbucando direttamente alla porta di entrata del Valico del Passo delle Capannelle all’altezza della Casa Cantoniera a quota 1260 metri.

Dal retro della Casa Cantoniera zig zagando fra i vecchi sentieri , oramai non più visibili, percorsi  dai pastori di 100 anni fa oppure direttamente dritto per dritto con pendenze sempre accettabili per persone esperte di montagna con circa 250 metri di dislivello sbucando sulla sella su una sorta di stretto altopiano.

Salendo per questo sentiero non segnato e visibile solo ad occhi esperti  già puoi vedere dall’alto la Statale N° 80 che sale da Arischia compiendo un tortuoso traverso del versante meridionale della montagna delle Macchie, superando diversi valloni e costeggiando ampie zone rimboschite a pino.

A quota 1500 si raggiunge la cresta della zona chiamata  “La Serra “  e percorrendo tutto il pianeggiante semicerchio si raggiunge il Monte Pago a metri 1521, ammirando un ampissimo panorama.

Il panorama  è incredibile e a 360 gradi , si vedono da sinistra verso destra il massiccio del M. San Franco che sembri toccare quasi con mano  e poi la Catena del Gran Sasso, in lontananza la Majella, Il Sirente, Il Monte Cagno, la piramide del Velino.

E poi il Monte Calvo vicinissimo, il Gruppo del Terminillo, il Monte Cambio, in lontananza il Gruppo del Vettore, e chiaramente tutta la Catena dei Monti della Laga con Pizzo di Sevo, Pizzo di Moscio, il Gorzano.

Per ritornare conviene rimanere in cresta per godersi tutto lo stretto altopiano di quota da una parte all’altra tanto da poter avere sempre in vista tutti gli Altipiani di Ajelli per poi scendere più avanti verso il Valico delle Capannelle proprio sopra il caseggiato dell’Acquedotto di Pizzoli.

Si arriva quindi a quota 1300m del Valico per operare un traverso in quota fino all’imbocco del  Vallone delle Cese.

Per tornare a Valle 2 possibilità.

La prima molto più corta per il sentiero dell’andata oppure la seconda da me scelta per la statale per qualche Kilometro (volendo si può fare l’autostop) fino al bivio della sterrata che scende nelle vicinanze del Fosso della Pacina.

Una sorta di valle attigua al Vallone delle Cese che comunque riporta nei pressi del paese in circa 3 K, sempre circondato da bella vegetazione tipica del luogo.

Insomma come vivere delle belle montagne senza prendere la macchina dagli abitanti della zona di Pizzoli in Provincia de L'Aquila, nella Regione Abruzzo.

La frazione o località di Marruci dista circa 1,5 chilometri dal medesimo comune di Pizzoli di cui essa fa parte.

Del comune di Pizzoli fanno parte anche altre numerose Frazioni come Cermone,  Boccanello,  Cavallari, San Lorenzo, Villa Mazza.

Il territorio è situato nell'entroterra abruzzese a poca distanza dal confine con il Lazio ad Ovest.

Si estende nella conca aquilana, all'imbocco dell'alta Valle dell'Aterno e alle pendici del Monte Marine (1463 m) (Monti dell'Alto Aterno), tra il fiume Aterno ed il Gran Sasso d'Italia; l'altitudine del territorio comunale varia tra i 682 di Cermone e i 2.132 m s.l.m. di Monte San Franco.

L'abitato si sviluppa lungo la direttrice che va da sud-est a nord-ovest, parallelamente al corso del fiume.

È circondato per tre quarti dal territorio comunale dell'Aquila, città a cui è congiunto da legami di natura sociale e storica, mentre ad Ovest confina con il Comune di Barete ed a Nord tocca i territori comunali di Capitignano e Montereale.

Il suo territorio fa parte, per metà, del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

 

Letto 1814 volte Ultima modifica il Giovedì, 07 Settembre 2017 20:33

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