Pensieri e Istantanee di Francesco Mancini

... dove un sogno è ancora libero

Venerdì, 25 Marzo 2016 00:00

Cima Macirenelle con Giorgio MONACELLI e Licio CAPONE...i Folletti del Morrone

25 Marzo 2016 - FINALMENTE CON I FOLLETTI DEL MORRONE : UNA INVERNALE SU CIMA MACIRENELLE DELLA MAJELLA (Alt.2017m) - Dislivello 1370 metri per Km 11,72 - Capo Le Macchie di Fara San Martino (CH) 670m, Prima Fonte 850m, Seconda Fonte, Colle Bandiera 1200m, Terza Fonte 1435m, Grotte Pastorali 1600m, Anticima Est 1890m, Cima Macirenelle 2017m. 


Percorso panoramico: in evidenza Fara S.Martino, e i suoi famosi pastifici tra cui Del Verde e De Cecco e il  Lago di Casoli.

Segnaletica verde con scritta F2-F3, paletti di segnalazione di altezza 1 mt circa con bordo superiore giallo.

Fino a Colle Bandiera si incontrano due fontane perenni ed è bene fare rifornimento qui perchè una terza fontana più avanti porta acqua solo fino a primavera inoltrata

Dopo Colle Bandiera si incontrano diverse grotte pastorali ancora frequentate.

Si raggiunge località Capo Le Macchie sia da Palombaro che da Fara S.Martino, seguendo le indicazioni per i rispettivi campi sportivi che bisogna oltrepassare seguendo una stradina (sempre asfaltata), che si dirige verso la base della montagna.

Qui si parcheggia in un piccolo spiazzo dove inizia il sentiero.

Si prende una traccia abbastanza evidente che entra in un boschetto tralasciando a destra una sterrata con indicazione per Bocca Dei Valloni che allungherebbe il percorso.

Dopo un breve tratto in piano in mezzo ad un boschetto, si comincia a salire ripidamente in mezzo alla pietraia.

Dopo 30 min. circa si raggiunge la prima fontana. Attorno alla fontana, il sentiero, per un breve tratto, si perde in mezzo a pietraia e rocce, ma e’ comunque veramente semplice proseguire a vista.

Superatolo si ritrova il sentiero sempre evidente.

Dopo circa 45 min.(1,15 ore dalla partenza), si arriva a Colle Bandiera dove si trova la seconda fontana.

Qui si apre un panorama stupendo: da una parte il Vallone Del Fossato con alte pareti che precipitano a picco e dall’altro un grandioso anfiteatro delimitato dalla catena del Martellese con in primo piano Cima Macirenelle 2.000 mt. meta di questo itinerario.

Si notano a breve distanza anche due grotte pastorali ancora attrezzate per l’uso da parte di pastori locali.

Da qui si sale seguendo l’indicazione per la Val Seviera.

L'indicazione, comunque, può trarre in inganno perchè pare indicare la direzione delle grotte, mentre invece bisogna salire.

Dopo 25 min. circa(1,45 ore dalla partenza) si trova un bivio, proseguire per Cima Macirenelle (F3).

Subito dopo si incontra una grotta pastorale ricavata in una roccia e chiusa con pietre a secco e con una porta.

Si continua a salire sempre ripidamente su sentiero evidente e dopo 20 min. circa (2 ore dalla partenza) si incontra la terza fontana e nelle vicinanze altre due grotte pastorali.

Qui attorno, d’estate, a causa dell’erba alta il sentiero scompare, ma è semplice proseguire a vista.

Poco dopo lo si ritrova. Si continua la faticosa salita fino a sbucare in un ampio e ripido pratone  dopo circa 30 min. (2,30 ore dalla partenza).

A questo punto si inizia la sua faticosa salita in cima al quale si trova la Cima Macirenelle.

Dovrebbero bastare 30 minuti per questa salita che possono, però, diventare anche di più data la fatica che bisogna fare per superarlo.

 Il panorama sulla vallata sottostante è sempre stupendo. Si ritorna per lo stesso percorso.

Nella nuova lista delle Cime del Club 2000m sono stati aggiunti 2 nuove montagne Cima Macirenelle e Cima Sala del Monaco o delle Mandrelle.

Questo racconto nasce proprio per la Salita a Cima Macirenelle.

La Majella è lontana soprattutto se si deve salire dalla parte del Mar Adriatico come nel caso della salita di Cima Macirenelle.

Anche in questo caso bisogna avere la certezza (che poi certezza non è mai) di un tempo che non Ti faccia tornare indietro a mani vuote.

La volevo fare con la neve e soprattutto non la volevo fare da solo perché non è una montagna semplicissima.

Fortuna vuole che mi trovavo a L’Aquila per le vacanze di Pasqua e quindi con uno dei miei più cari Amici di avventure Francesco LAURENZI era pronto per me.

Con l’occasione anche il Grandissimo Appenninista Giuseppe D’ANNUNZIO, anche Lui dell’Aquila e anche lui libero si aggiunge alla mia spedizione.

Ero molto felice per la presenza di Giuseppe D’Annunzio Professore di Storia dell’Arte con cui da mesi mi sono confrontato soprattutto al telefono in lunghi confronti culturali non solo montanari.

Giuseppe è persona di grande spessore oltre che di carattere piacevolissimo. Si presentava quindi una grande giornata.

Inoltre per una serie di motivi direttamente dal versante Adriatico ci avrebbero raggiunto per compiere la salita altri 2 Grandissimi come Licio CAPONE e Giorgio MONACELLI.

2 Grandi montanari oltre che fra i fautori del famoso Gruppo i Folletti del Morrone.

All’ultimo momento si aggiunse anche Antonio ROSSI che per la montagna fa questo ed altro direttamente da Pizzone di Isernia.

Insomma un Gruppo fortissimo e ben amalgamato sia da un punto di vista caratteriale che tecnico.

Che dire è stata una Ascesa perfetta sia nel tempo che per la compagnia.

Fino a 1700m una salita tranquilla abbellita dai camosci e dalle grotte pastorali di quota e poi ramponi e piccozza fino alla Cima con un solo passaggio tecnico esposto ma non difficile perché la neve non era ghiacciata.

Il tutto concluso con una battaglia scherzosa con le stalattiti perché la nostra forza è rimanere bambini.

 

 

Letto 1660 volte Ultima modifica il Giovedì, 27 Aprile 2017 15:12
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